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Il mio 20 aprile, tra calcio a 5 e DJ

Nel mio 20 aprile passano tante cose di mezzo.

Passa nel 2011, la fine di una bella esperienza da allenatore di calcio a 5 per un progetto, l’Atiesse, che ha coinvolto tantissimi ragazzi e persone che ci hanno aiutato e supportato in quei quattro anni fantastici.
Una finale amarissima, persa contro il forte Basilea di Massimo Frontedduquando pensavamo che fosse la stagione giusta per conquistare un titolo inseguito da anni, e un ciclo che si chiudeva per me e per tanti. Dopo quella gara ricordo che presi l’auto e me ne andai a Margine Rosso ripensando a tutte le belle cose costruite e passate ma anche all’idea che forse era il momento di cambiare.

Il 20 aprile è anche, più recente, la morte di un dj e producer che ha segnato tanto per la musica internazionale e per la mia carriera in consolle: Avicii. Resta ancora l’amarezza di aver perso troppo preso un giovane talento, dal suono inconfondibile capace di rivoluzionare come pochi la dance. E averlo perso nel peggiore dei modi, in preda forse alla sua grandezza diventata poi depressione ingestibile

 

Prossimi DJSET

Tixi in consolle:

  • venerdì 3 agosto: Poggio Sport Village | Festa della Birra | Poggio dei Pini, Capoterra, Cagliari
  • sabato 4 agosto: Nora Summer Festival | spiaggia di Nora, Pula, Cagliari
  • sabato 4 agosto dopo la mezzanotte Boombastic |Colibrì, Spiaggia del Poetto di Quartu – Cagliari

 

Ieri al liceo Motzo di Quartu

Periodicamente vengo invitato nelle scuole per parlare. Qualche volta di comunicazione, altre di facebook, altre ancora di giornalismo. Ieri invece l’argomento proposto dai ragazzi del Motzo era assolutamente interessante: viaggi, pensieri, idee e futuro. Tanto interessante quanto complicato visti i tempi ridotti e la vastità delle cose da dire. Primo pericolo, la banalità. L’obiettivo mio non è conquistare consensi o riuscire a calamitare l’interesse di centinaia di persone.

La assemblee, si sa, sono un momento di rottura rispetto alla monotonia scolastica, una boccata d’ossigeno, una giornata di semilibertà. Però ho sempre pensato che in questi momento di contatto, bisogna riuscire (o almeno provare) a lasciare un piccolo segno, un pensiero, un’idea e uno stimolo. E raccontare la propria vita, per quanto piccola, può essere magari di impulso per chi ha voglia di fare, può accendere lampadine, può generare un movimento di qualsiasi tipo.
E’ stata una mattinata bella e faticosa: parlare per ore a braccio non è mai semplice. 

Come ho detto ieri ai ragazzi del liceo la vita è un cammino lungo e tortuoso e se volete realizzare il vostro piccolo sogno spesso vi troverete soli a camminare, come in viaggio, con una cartina e poche indicazioni, osteggiati anche da chi pensavate fosse dalla vostra parte.

Ma questa determinazione è positiva: vi rende liberi e indipendenti da tutti. E in tempi come questi, dove le situazioni cambiano, dove le collaborazioni e le amicizie sono umorali e lunatiche, dove la gente cambia idea continuamente incurante del cuore, del tempo e del lavoro degli altri, il vostro più grande amico siete ancora voi stessi (è una bella notizia, volevo dirvelo)

Scrivete, viaggiate, cominciate a pensare al sogno come a un progetto di vita. Idee banali, ma chissà che qualcuno non le raccolga e non ne faccia una vita!

Bicycle race

Ieri ho finalmente riutilizzato la mia bella bici. Erano circa vent’anni che non ci andavo. Comprata mi pare nel lontano 1992, con dei colori a dir poco trash (giallo, verde, arancione), cambio shimano (ricordate il tormentone?), costava un botto e la acquistai con l’idea di passarci mezza vita a 16 anni. Ma qualche mese dopo arrivò il motorino… Read More

Prima della prima di campionato

Ed eccoci qui, la notte prima della prima di campionato, come chiamo io “notte prima degli esami”.

Inizia ufficialmente una nuova stagione, la mia sesta da allenatore, la quarta all’Atiesse calcio a 5. Read More