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Il signor Gabriele del Poetto

Al chiosco il Nilo c’è un signore dai modi gentili che serve ai tavoli.
Un signore d’altri tempi, con un viso che porta i segni di una vita.
Ha una giacca marron, una camicia bianca nascosta da un maglioncino abbinato sempre con un colore retrò, scarpe in camoscio.
Una contronarrazione disorientante al cameriere giovane e alla moda che ti aspetteresti al Poetto.
Saluta e ringrazia tutti, ha un fare lento e misurato quando porta un piatto, quando ritira il caffè dal tavolo controllando che sia finito. Posso? Scusa? Mi spiace. Ecco a lei. Buon appetito. La ringrazio.
Mai forzate, mai imparate a memoria in qualche corso o perché si deve dire così. Parole accoglienti e sguardo rassicurante.
In questi giorni di fatica incrociare vite come quella del signor Gabriele può essere un segno del destino. Rilassati, rallenta, sii gentile. Lascia perdere le ansie e le distrazioni. Non disperarti. Todo se cumple.

Prossimi DJSET

Tixi in consolle:

  • venerdì 3 agosto: Poggio Sport Village | Festa della Birra | Poggio dei Pini, Capoterra, Cagliari
  • sabato 4 agosto: Nora Summer Festival | spiaggia di Nora, Pula, Cagliari
  • sabato 4 agosto dopo la mezzanotte Boombastic |Colibrì, Spiaggia del Poetto di Quartu – Cagliari

 

Weekend stancanti

I miei weekend sardi sono stancanti, ricchi di incontri e caffè.
Ho concluso questa intensa domenica, cominciata in trasferta nel Sulcis con una grande donna e amica, con una bella chiacchierata al tramonto al Poetto con Ethan Lovall, conosciuto nella English school di via Roma dove ha fatto il teacher. Ethan, americano, da qualche anno vive nella nostra terra e non nega di essersene innamorato.
Vedersi è un modo per aggiornarsi, scambiare idee, stimoli e progetti, e confrontarmi un’altra anima in perenne viaggio e allerta come me. In più i nostri confronti avvengono ogni tanto in lingua inglese e questo scambio accresce la mia voglia di conoscere e imparare.
Ho sempre pensato che avere a che fare con storie ed esperienze diverse dalle tue arricchisce la tua vita e i tuoi punti di vista.
Dimenticavo: sono a Cagliari anche domani!

La Siesta

Un pezzo di Sardegna di quella bella e che adoro, che non scimmiotta milano o ibiza. Sulla provinciale rientrando a Cagliari, altezza Capitana, in uno dei tanti incroci dimenticati da Dio, il bar La Siesta (mai nome fu più azzeccato per descrivere l’aria che respira) sembra un’oasi nel deserto.

Qui puoi fare un salto nella Sardegna anni 80, di birre Ichnusa e gazzose Primera quelle per rinfrescarti quando in auto stavi senza condizionatori d’aria.
I banconi marroncini, il listino prezzi con le lettere da comporre (strano non siano in lire), gli espositori color argento con una sfilata di orzate, mirti, Amaro Averna e Villacidro, e al banco una bellissima ragazza tatuata, mora, con capelli lunghi e lisci, labbra morbide.
– ciao, prego
– un cappuccino, un cornetto e un bicchiere d’acqua
– acqua da mezza?
– no, un bicchiere pieno.
Lei, uno sguardo profondo e semplice, che potrebbe raccontare da sola la mia idea Sardegna.

Al calar del sole…

Il sole non ha ancora voglia di scendere sulla tavola color piombo del mar di Sardegna. Il ritmo reggae di un cantante giamaicano e un giro di batteria inonda gli avventori del baretto che si affaccia sulla spiaggia alla ricerca dell’ultimo raggio e del sorso giusto per allietare la sete. Un uomo abbronzato con una polo bianca con innesti viola specchia il litorale dai suoi RayBan sorseggiandoci un drink color arancio. Due bimbi scuri giocano con pazienza a scacchi mordendo panini imbottiti con mozzarella e pomodoro. C’è ancora qualcuno che sfida il mare e le alghe che rendono incerto il fondale, altri vanno via prendendo sulle spalle ingombranti bagagli. Intanto il mare, con le sue onde, a cicli di cinque sei secondi, fa sentire il suo rumore.

Interpretare il mood

Ogni luogo ha la sua sonorità e spesso ci dimentichiamo che anche la musica sia un fattore fondamentale, così come il prodotto e il personale, di un’esperienza. A dispetto di quelli che mettono “qualsiasi musica” o che mettono la musica che la gggggggente vuole i baretti che propongono reggae in spiaggia vincono sempre. Interpretano il mood.

Una scelta consapevole e apprezzata. 👏👏👏

Perché fermarsi?

Che bello e strano questo saltellare da una parte all’altra e prendere il meglio, ieri ero in Darsena a Milano oggi ho cambiato latitudine, Cagliari, Poetto, profumo di mare e musichina di Andrea B-Side Loche all’Oasi che mi ricorda come il dj parta sempre dai fondamentali. Adoro tutto quello che il mondo può darmi, qualsiasi spunto, suono e panorama. Amo le differenze, i confronti e il movimento.
Perchè fermarsi? ❤️🌊